sabato 8 novembre 2008

Efficacia delle leve di marketing in Cina

Leonello Bosco



Come in tutti i mercati ad economia emergente, l'efficacia delle leve di marketing sui consumi e' molto forte in Cina. Le ragioni sono riconducibili ad una ancora relativa "pressione" del marketing sui consmatori, quindi ad una minore assefazione degli stessi ai messaggi commerciali e promozionali.
La "pressione dal basso", quindi il desiderio di consumo e' molto elevato, e questo apre spazi importanti all'advertisement e al marketing.
Nei paesi ad economia avanzata la soglia di visibilita' di brand e prodotti si innalza continuamente, richiedendo sempre maggiori sforzi, maggiori investimenti, individuazione di tecniche persuasive sempre piu' sofisticate.
Nei mercati emergenti come la Cina, i messaggi possono essere piu' diretti, le leve di marketing hanno una efficacia maggiore, i messaggi sono piu' semplici ed immediati.
La Cina si sta molto velocemente adeguando alle soglie di visibilita' occidentali in quanto a penetrazione dei messaggi commerciali, ma ancora esiste uno spazio importante nel quale moltissimi prodotti del made in Italy possono inserirsi.
La scarsa conoscenza delle tecniche di marketing da parte di molte delle imprese italiane impegnate in prodotti "di nicchia", la difficolta' di programmarsi a medio termine, e una scarsa propensione all'investimento, riducono di molto questo spazio.
Ancora, molte idee sul marketing sono confuse, spesso appiattite sui concetti della promozione e della semplice pubblicita'.
I grandi marchi italiani conoscono naturalmente molto bene la lezione, ma questo e' noto, e i loro spazi sono gia' molto ben presidiati con un marketing raffinato, incisivo e molto, molto profittevole.
Dove il Sistema Italia e' del tutto inadeguato e incapace di conquistari gli spazi che merita sono le importanti nicchie della qualita': in primis la ristorazione, gia' abbastanza diffusa ma di livello appena accettabile. La qualita' del cibo in genere rispecchia i valori della tradizione italiana, ma in quanto a approccio di marketing, a stile ed immagine dei ristoratori, non ci siamo proprio. Nella ristorazione italiana in Cina si sta creando l'immagine di "mandolino e lustrini", con immagine dei locali patinata e di atmosfera, quasi un po' stucchevole, dietro alla quale lavora, con ottime eccezioni, uno staff piu' adatto alla trattoria fuori porta che al ristorante del centro, che scambia l'atmosfera familiare con la licenza di trasandatezza.
Molti altri settori hanno spazi di grande sviluppo in Cina, Il mobile, i vini, gli oli, ed in genere tutto il settore food di qualita'. Ma senza marketing non ci si muove.
La richiesta che piu' spesso ci sentiamo rivolgere da queste aziende e' quella di "trovare un distributore". Punto. Nessun investimento, nessuna ricerca di mercato, zero conoscenza del mercato cinese.
Il risultato, come tutti possono vedere frequentando i supermercati cinesi, e' una presenza casuale dei marchi, a macchia di leopardo, dovuta piu' a un colpo di fortuna che ad una politica commerciale.
Purtroppo, come in tutti i Paesi emergenti, il primo che arriva, in qualsiasi modo, sul mercato con un prodotto nuovo, riesce a far identificare il suo prodotto come "lo standard" di prodotto. Cosi' se il primo a portare il Prosecco porta un vino scadente, "quello" sara' lo standard di prodotto per i consumatori. E cosi' per olio, pasta, ecc.,
E' assolutamente necessario ritornare ai fondamentali del marketing: Prodotto, Prezzo, Posizionamento, Promozione. E aggiungere quella vera atmosfera italiana fatta di gusto, stile, piacere, bellezza, estetica.

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