giovedì 11 settembre 2008

Job Fair: in Cina il personale si seleziona anche cosi'

di Leonello Bosco


In Cina il personale si seleziona anche attraverso delle vere e proprie fiere specializzate nel mettere a contatto "face to face" candidati e aziende in una specie di ininterrotta e frastornante giostra di incontri e di curricula. Le fiere del lavoro sono frequentatissime, migliaia di giovani candidati, in genere neo-laureati, affollano gli stand con il loro bravo pacchetto di curricula in mano, pagando 5 Rmb per entrare. Per le Aziende e' un sistema veloce per entrare in contatto diretto con i candidati.
Il nostro stand era il piu' affollato. Essendo l'unica azienda straniera presente alla manifestazione, ed essendo il Marchio per cui stavamo lavorando piuttosto noto, eravamo un'attrazione. Nonostante il grande cartello precisasse molto chiaramente i dettagli professionali (piuttosto selettivi) richiesti dai profili che stavamo ricercando, ci si presentavano anche candidati che poco avevano a che fare con quei profili. Quando lo facevamo presente, la risposta comune era: "E' una sfida professionale". Come dire: ci provo. In effetti abbiamo incontrato almeno un paio di candidati che non rientravano nei profili, ma abbiamo tenuto i curricula, perche' ci sono piaciuti. La faccia tosta, il coraggio e lo spirito di iniziativa dei giovani cinesi vanno in qualche modo premiati.
Queste fiere si tengono un po' in tutte le citta' cinesi, spesso a scadenze fisse, e spesso legate al distretto produttivo del territorio, come a Dongguang, dove si svolge tutti i Mercoledi' una Job Fair per il settore delle calzature.
I candidati che utilizzano questo canale sono in genere molto giovani, non aspirano a posizioni "top", (per queste funzionano molto meglio i grandi siti, sia generalisti che specializzati nei diversi settori), cercano spesso il primo canale per l'ingresso nel mondo del lavoro, attraverso un primo sommario colloquio (praticamente pubblico, dato che intorno si crea subito un capannello di curiosissimi colleghi aspiranti lavoratori) molto diretto, un'occhiata al curriculum, dentro o fuori.
Devo dire che l'impressione appena entrato era stata davvero allucinante: una folla enorme di giovani, un caldo umido pesante, ma pian piano ci si abitua anche a fare i colloqui di selezione mentre si mangia riso e pollo (graziosamente fornito dall'organizzazione).
Se vogliamo trarre da questa pur limitata esperienza, delle valutazioni sui giovani cinesi, dobbiamo dire che in genere hanno un solido background scolastico, sono spavaldi, ma soprattutto traspare la loro fiducia nel futuro: sono intraprendenti, coscienti dei loro limiti e delle loro possibilita'. Se il loro curriculum non e' accettato, pazienza. Se ne vanno con un sorriso, sanno di avere molte altre opportunita'. La nuova classe dirigente cinese e' alle porte, e si presenta bene.

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